Commento alla III Domenica di Pasqua – Anno C

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4 Maggio 2025

 «Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli»

INTRODUZIONE

G – Celebriamo oggi la Terza Domenica di Pasqua. La risurrezione di Gesù ha aperto una strada nuova e noi ci siamo inoltrati per questa via. Ma corriamo il rischio di abbandonarla perché affezionati alle nostre abitudini, sopraffatti dalle preoccupazioni quotidiane. Oggi ancora una volta il Signore viene a noi per offrirci la sua presenza e sostenere i nostri passi esitanti. La sua parola rischiara la nostra esistenza. Il suo pane ci nutre e ci dà forza. Lasciamoci coinvolgere, come i discepoli, dalla vicinanza di Gesù, per saziarci di lui, del suo amore che salva. Ricordiamo che la celebrazione va vissuta intensamente partecipando ai canti con l’ausilio del libretto, alle risposte utilizzando il foglietto e ricordandosi di spegnere i cellulari.

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO

G – La gioia che nasce dall’incontro col Risorto non è il punto d’arrivo della fede bensì di partenza. È da questo annuncio che la comunità cristiana deve partire per vivere la presenza del Risorto, nella sua testimonianza e nel suo agire.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G – Insieme con il pane, il vino e il gesto di solidarietà, alla Cena del Signore portiamo anche le nostre fatiche quotidiane per dare “sapore di vangelo” alla nostra esistenza.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE

G – Quante volte, Signore Gesù, abbiamo provato anche noi il sapore amaro della sconfitta: tornare a casa con le mani vuote, dopo aver faticato invano. Siamo partiti guidati dall’entusiasmo, confidando nelle nostre forze, resi sicuri dall’esperienza, orgogliosi delle nostre risorse e dobbiamo ammettere di non aver pescato nulla, di aver girato a vuoto, senza produrre alcun frutto. Ed è proprio in quel momento, mentre torniamo a riva con le gomme a terra, senza voglia di parlare, rattristati e delusi, che tu ci vieni incontro e ci chiedi di riprendere il largo, di gettare ancora le reti. Sembra un gesto assurdo, che suona quasi come un insulto alla nostra competenza e alla nostra fatica, ma se – nonostante la nostra presunzione – osiamo fidarci di te, le reti si riempiono con nostra grande meraviglia. E noi riconosciamo che sei tu a guidare questa storia, questa straordinaria avventura e la missione che ci hai affidato.

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