Commento all’Azione Liturgica del Venerdì Santo – Anno C

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18 Marzo 2025

 «La tua Croce, o Cristo, è la sorgente di tutte le benedizioni, la causa di ogni grazia»

 

INTRODUZIONE

G – Oggi, Venerdì Santo, è l’unico giorno in cui la Chiesa non celebra la S. Messa ma vive questa solenne azione liturgica. Noi tutti che apparteniamo al popolo sacerdotale della nuova ed eterna Alleanza, con raccoglimento pieno di venerazione, fissiamo gli occhi sulla Croce. Davanti a Gesù che muore in croce per noi non resta che il silenzio. Un silenzio che ci aiuti a riconoscere il nostro peccato, ma anche il dono della salvezza che Dio ha operato in Cristo Gesù. I tre momenti della Liturgia che ci apprestiamo a celebrare la proclamazione della Passione, l’ostensione della Croce e la distribuzione dell’Eucaristia che stanotte abbiamo adorato esprimono il massimo della sobrietà, perché i nostri occhi possano contemplare in pienezza l’essenziale dono di amore di Cristo sulla croce per la salvezza di tutti gli uomini di ogni tempo. Insieme ai ministri, che silenziosamente si porteranno davanti all’altare, oggi messo a nudo, prostriamoci in silenzio e con profonda umiltà, riconoscendoci impotenti davanti al peccato, causa di morte. Lasciamo che il nostro cuore si apra a Colui che ci ha amato fino in fondo, “spezzando” la sua vita per noi. Ci mettiamo in piedi e, quando i ministri si prostreranno, ci metteremo in ginocchio. Ricordiamo che la celebrazione va vissuta intensamente partecipando ai canti con l’ausilio del libretto, alle risposte utilizzando il foglietto e ricordandosi di spegnere i cellulari.

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO

G – La Liturgia della Parola ci presenta il testimone, l’agnello innocente, colui che è disposto ad amare fino in fondo. In lui riconosciamo il servo che prende su di sé il peccato del mondo, il sommo sacerdote che offre in sacrificio la sua vita, il Figlio obbediente al Padre fino alla morte.

PREGHIERA UNIVERSALE

G – Gesù ha offerto la sua vita per tutti ed è per tutti che ora si leva la nostra supplica. Non solo per i cristiani o per i credenti, ma anche per quelli che non riconoscono la presenza di Dio. Non solo per i vicini, ma anche per quelli che vivono lontani da noi perché siamo tutti fratelli e sorelle nel sangue di Cristo versato dalla croce.

OSTENSIONE DELLA CROCE

G – Contempliamo sulla croce il corpo di Gesù, lacerato e ferito, che ci rivela quanto è stato grande il suo amore. Chiediamo perdono dei nostri peccati, delle divisioni, delle sofferenze, dei patimenti che abbiamo provocato. Rivolgiamo al Crocifisso la nostra adorazione. Esprimiamo la nostra gratitudine a Colui che si è consegnato nelle nostre mani, si è offerto per fermare il potere del male e ci impegniamo ad amare come Gesù, a prendere anche noi ogni giorno la nostra croce.

SANTA COMUNIONE

G – Ora la divina Eucaristia che ieri abbiamo portato nel luogo dell’adorazione viene prelevata e portata sull’altare. Il corpo di Cristo lacerato e battuto diventa pane di vita, pane spezzato per la vita del mondo. Il suo sangue, che bagna la croce e scende sulla terra, è sigillo di un’alleanza nuova tra Dio e gli uomini. Mangiare quel pane che è il corpo di Cristo crocifisso ci fa partecipare nel modo più semplice alla sua morte e risurrezione, che riempie la nostra vita della sua stessa vita e la trasfigura.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE

G – Maria, Madre Santissima, aiutaci a stare con te sotto la croce, a non abbandonare tuo Figlio, neppure quando l’ora è più buia, quando tutto sembra perduto, quando le lacrime ci riempiono gli occhi. Donaci di continuare a pregare e a sperare contro ogni logica. Maria, tu che hai avuto coraggio, donaci la forza dell’amore. Tu, che non hai chiuso gli occhi davanti alla sofferenza, aiutaci a stare vicino a chi soffre con amore, senza risparmiarci. Tu, che non hai perso la fiducia nelle parole di Gesù, risveglia dentro di noi una fede sempre nuova. Tu, che nonostante il dolore immenso hai intravisto sul Calvario il disegno di amore e di salvezza, aiutaci a comprendere che quando non riusciamo a capire dobbiamo affidarci come hai fatto tu, stare insieme a Lui, stringerci a Lui, alla sua croce, per uscire dalle tenebre del peccato e far rinascere la luce della speranza.

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