Commento alla IV Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

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LXX GIORNATA DEI MALATI DI LEBBRA

 28 Gennaio 2024

 “Per mezzo di lui, tua parola vivente, hai creato il mondo e governi con giustizia ogni cosa”

 

INTRODUZIONE

G – Celebriamo oggi la IV Domenica del Tempo Ordinario. La Parola di Dio ci raggiunge nella quotidianità, ma bisogna riconoscerla nel caos di voci che ci circondano. È necessario il discernimento per saper distinguere la Parola autentica dalle illusioni ingannevoli. Gesù viene presentato a noi come il santo di Dio, come la Parola di Dio fatta carne, Colui che con la potenza della Sua Parola libera e salva. In questa Eucaristia chiediamo al Signore di saperlo accoglierlo, di saperlo riconoscere nelle vicende della vita e di orientare a Lui tutta la nostra esistenza. Come sempre invitiamo tutti alla preghiera corale, a partecipare ai canti con l’ausilio del libretto e a silenziare i cellulari.

PRESENTAZIONE DELLA PAROLA DI DIO

G – I testi che la Liturgia ci consegna continuano a mettere al centro la realtà e l’efficacia salvifica della Parola di Dio. La presentazione della figura del profeta come “uomo della Parola” rivela la ricerca appassionata dell’umanità da parte di Dio, una ricerca che trova compimento in Gesù, la Parola incarnata, che parla con “autorità” e dona la vera salvezza.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G – Con il pane, il vino e il cesto della solidarietà presentiamo al Signore i nostri cuori perché, resi liberi dalla schiavitù del peccato, siano totalmente orientati verso di Lui.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE

G – Se ne sono accorti subito, Gesù: la tua è una Parola diversa. Non si limita a descrivere la realtà: agisce sulle persone che ti accolgono e cambia la loro esistenza. Le libera da tutto ciò che le teneva incatenate alla loro fragilità, dona loro di conoscere una vita diversa, degna di un figlio, di una figlia di Dio. Non è solo una parola che consola: provoca, obbliga a fare i conti con sé stessi, rischiara anche le pieghe più nascoste della nostra anima, del nostro cuore e porta alla luce mali oscuri a cui non sappiamo neppure dare un nome. Non è solamente una parola che esorta, che ci invita all’impegno, ma ci comunica la forza dello Spirito, una saggezza e una determinazione che ci fanno affrontare gli ostacoli con una fiducia a tutta prova. Ce ne accorgiamo anche noi, oggi, Gesù, quando permettiamo alla tua Parola di rivelare e guarire le malattie che ci portiamo dietro da troppo tempo e di spalancare davanti a noi gli orizzonti inesplorati del tuo splendido progetto d’amore.