Commento alla Solennità dell’Epifania – Anno C

I SANTI RE MAGI NELLE VISIONI DI CATERINA EMMERICH

Giovedì 6 Gennaio 2022

Lo splendore della tua gloria

INTRODUZIONE

G – Celebriamo oggi la solennità dell’Epifania del Signore. Il popolo che camminava nelle tenebre, come è stato annunciato nella santa notte di Natale, ha visto una grande luce e su coloro che camminavano nelle tenebre e nell’ombra di morte una luce si è levata (cfr. Is 9,1). La solennità odierna evidenzia l’estensione universale di questa luce che raggiunge, guida, conferma tutti i popoli. La Chiesa, offrendo al Cristo la sua adorazione e la sua lode nella Liturgia eucaristica, è colmata di gioia e diviene essa stessa Stella che guida ed orienta il cammino di chi, con cuore sincero, si mette alla ricerca di Gesù. Come sempre per contrastare la diffusione del covid-19  ricordiamo la mascherina ben indossata e il distanziamento tra i banchi.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G – Insieme con il pane e il vino, portiamo all’altare l’impegno della Chiesa a far conoscere Gesù nel mondo e l’anelito dell’umanità alla pace e alla cooperazione fra le nazioni.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE

G – Quei personaggi misteriosi, Gesù, non erano più quelli di prima. L’incontro con te li aveva decisamente trasformati. Avevano seguito una stella, un segno scoperto nel firmamento che scrutavano con passione e impegno e avevano dovuto affrontare il distacco dalle loro case e le numerose fatiche del viaggio. A condurli era stato il desiderio, una fiamma che bruciava loro in petto e dava la forza di andare avanti. A cambiarli era stata quella domanda che affiorava continuamente sulle labbra e la risposta che era giunta loro dalle Sacre Scritture degli ebrei. Il loro andare non era più una ricerca alla cieca, senza una meta precisa: ora sapevano che Betlemme era il loro traguardo e anche la stella, riapparsa, lo confermava. A renderli diversi è stata soprattutto l’esperienza straordinaria che avevano vissuto: ti avevano visto, finalmente, ti avevano adorato, ti avevano offerto i loro doni. Avrebbero mai potuto dimenticare la gioia di quei momenti? Ora il cuore cantava e la strada non era più la stessa.