Commento alla XXII Domenica del tempo Ordinario – Anno B

Riflessioni – Pagina 19 – Casa Maris Stella – Loreto

– 29 Agosto 2021 –

«Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me»

INTRODUZIONE

G. –  Celebriamo oggi la  XXII domenica del Tempo Ordinario. Un cuore da purificare. Il cuore è il centro della relazione con se stessi, con Dio e con gli altri. Nel Deuteronomio (prima lettura), Dio è liberatore del suo popolo e insegna, attraverso Mosè, la Parola da ascoltare per vivere felici, come espressione di fedeltà all’alleanza. La Lettera di Giacomo (seconda lettura), esorta a comprendere come la relazione con Dio Padre è «rigenerante nella sua parola di verità», e dev’essere sempre vissuta nella carità. Nel vangelo, secondo la redazione di Marco, Gesù, interrogato sul perché i suoi discepoli mangiano con mani impure, senza fare i lavaggi, non rispettando, quindi, le tradizioni degli antichi, risponde precisando che, in verità, nulla entra dall’esterno a rendere impuro l’uomo. Solo il male che esce dal di dentro, dal suo cuore, porta al peccato e rende impuri. Per il contenimento della diffusione del contagio del Covid-19 ricordiamo che l’accesso in chiesa è consentito solo nei posti a sedere indicati e con la mascherina ben posizionata sul volto per tutta la durata della celebrazione.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà presente in ogni negozio della Città offriamo a Dio la solidarietà che purifica e salva ogni creatura.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Tu vai dritto al problema, Gesù, e chiarisci quale sia il male veramente pericoloso. Oggi come ieri non mancano persone ossessionate da quello che proviene dall’esterno: virus che portano malattie, infezioni da cui è difficile uscire, cattiverie che ci bloccano perché mettono a repentaglio la nostra voglia di riuscita, di successo, il nostro desiderio di carriera, calunnie che oscurano il nostro buon nome, il diritto ad un’immagine rispettabile. Ma quello da cui dobbiamo veramente guardarci è quanto proviene da noi, dal nostro cuore. Quello è il male insidioso perché oscura il nostro sguardo, indurisce ed inquina il nostro cuore, indebolisce la nostra volontà. Quello è il male da combattere con tutte le nostre forze perché può rovinare la nostra esistenza. Aiutaci, Signore Gesù, a non lasciarci ingannare da questioni di igiene o di galateo. Rendici vigilanti, attenti a quanto può deturpare, rovinare in modo stabile la vita nostra e quella degli altri. E rendici decisi non nel giudicare gli altri, ma nell’estirpare le erbacce del nostro animo.