Commento alla XXI Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

Una parola che scandalizza anche oggi - chiesasarda.it

– 22 Agosto 2021 –

«Volete andarvene anche voi?»

INTRODUZIONE

G. –  Celebriamo oggi la  XXI domenica del Tempo Ordinario. La custode del dono di Dio. Chiamati per restare con Dio. La liturgia della Parola di questa domenica ci richiama costantemente a scegliere Dio, a riconoscere la sua presenza amorevole, che sempre accompagna e sostiene la nostra vita, fino al dono supremo della carne del Figlio. Nella prima lettura, tratta dal libro di Giosuè, il popolo ebreo, chiamato in assemblea a Sichem, deve scegliere tra il Signore e gli altri idoli. Guidato dalla fermezza di Giosuè, Israele sceglie con sicurezza il Signore, colui che ha sempre custodito il suo cammino. Nella seconda lettura, Paolo si rivolge ai cristiani di Efeso, e tratteggia alcuni caratteri della figura di Cristo quale sorgente e modello dell’amore coniugale, perché ha amato la chiesa e donato se stesso per lei. Il brano del vangelo, conclusione del discorso di Gv 6, mette in luce la difficoltà ad accogliere il senso autentico delle parole di Gesù. Solo lo Spirito può dischiudere il cuore a Cristo, e guidare ciascuno a decidersi, come Pietro, per colui che solo ha «parole di vita eterna». Per il contenimento della diffusione del contagio del Covid-19 ricordiamo che l’accesso in chiesa è consentito solo nei posti a sedere indicati e con la mascherina ben posizionata sul volto per tutta la durata della celebrazione.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà presente in ogni negozio della Città offriamo a Dio la solidarietà che non fa mai arrendere nessuno.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Prima o poi arriva il momento, Gesù, in cui dobbiamo decidere se seguirti o andarcene, se accettare le tue parole, anche quando sono dure ed esigenti, oppure rifiutarle e prendere altre strade, che ci sembrano più facili e attraenti. Tu non fai proprio nulla per addolcire la pillola, per rendere più agevole il percorso. Del resto non sei mai andato in cerca di consenso, di plauso. Proprio quando molti tornano indietro e non vengono più con te, tu interpelli i Dodici in modo diretto,  senza tanti preamboli, costringendoli a prendere posizione. È una tappa inevitabile che scandisce la storia di ogni battezzato, il passaggio ineludibile che dà una svolta alla propria fede e la fa diventare adulta; oppure segna l’abbandono più o meno lucido da quella che è stata semplicemente una parentesi infantile, un’esperienza di gioventù, una fiammata di entusiasmo. Tu non lo consideri un fallimento, anche se le file si assottigliano, perché ti basta aver posto ognuno davanti alla grande scelta che segna la sua vita.