Commento alla XIX Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

Liturgia - La Parola è la mia casa: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo»  (XIX dom TO anno B)

– 8 Agosto 2021 –

«Io sono il pane disceso dal cielo»

INTRODUZIONE

G. –  Celebriamo oggi la  XIX Domenica del Tempo Ordinario. Accogliere il Figlio è conoscere il Padre. Credere al pane disceso dal cielo significa unirsi a lui mangiando questo pane, così come anche conoscere e credere al Padre. Elia, nella prima lettura, è invitato dall’angelo divino a mangiare il pane che gli viene donato, perché «è lungo il cammino» che deve ancora seguire la sua vita profetica. I cristiani, nella seconda lettura tratta dalla Lettera agli Efesini di Paolo, sono invitati a diventare imitatori di Dio e a camminare nella verità e nell’amore, facendosi essi stessi sacrificio a immagine di Gesù. Nel vangelo, Gesù continua il discorso sul pane di vita. Egli si presenta come il pane disceso dal cielo, cibo che sazia la fame e la sete dell’umanità, che abolisce per sempre la morte e conduce il mondo intero alla vita eterna. Mangiare questo pane, tuttavia, significa riconoscere in Gesù colui che lo ha mandato, essere «attratti» dal Padre, come dice il profeta: «tutti saranno istruiti da Dio». Per il contenimento della diffusione del contagio del Covid-19 ricordiamo che l’accesso in chiesa è consentito solo nei posti a sedere indicati e con la mascherina ben posizionata sul volto per tutta la durata della celebrazione.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà presente in ogni negozio della Città offriamo a Dio la solidarietà che illumina lo sconforto dei poveri.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Quei pani donati con abbondanza ad una folla affamata erano solo un segno, Gesù, che doveva indicare colui che è il pane vero, disceso dal cielo. La manna, una sorpresa di Dio al popolo d’Israele, nel deserto, era solo un’immagine: tutti coloro che l’avevano mangiata, arrivato il loro momento, avevano conosciuto la morte. Ma chi accoglie te, Gesù, partecipa alla tua stessa vita, che ha il sapore dell’eternità. Chi crede in te entra in una comunione di grazia: la sua esistenza viene trasfigurata dalla bontà e dalla bellezza di Dio. Penso a tanti fratelli e sorelle che hanno attraversato tempi di prova, nutriti solamente di te, della tua Parola e del tuo pane. Perseguitati, non hanno rinnegato la loro adesione a te. Hanno continuato ad amare, a rincuorare, a sostenere tutti quelli che condividevano la loro stessa condizione. Da dove veniva loro tanta forza? Da te, Gesù, il loro cibo di vita eterna.