Commento alla Solennità della SS. Trinità – Anno B

DON GABRIELE COMMENTA IL VANGELO DELLA DOMENICA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ

– 30 Maggio 2021 –

«Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli»

INTRODUZIONE

G. –  Celebriamo oggi la solennità della SS. Trinità. Riuniti nel nome della Trinità. L’identità di Dio e l’azione d’amore che la Santissima Trinità ha nei nostri confronti è illuminata in modo speciale dalle letture di oggi. Esse rivelano che tutti viviamo nel «nome» del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, immersi/battezzati nella loro unità e Trinità che è divina relazione d’amore. La relazione fra Dio e il suo popolo è speciale (prima lettura), noi siamo chiamati ad entrarvi in maniera generativa, libera e interpretante, per un’alleanza responsabile e creativa. Paolo (seconda lettura) ci aiuta a cogliere la relazione familiare tra noi e il Dio biblico in Cristo, per mezzo dello Spirito nel quale siamo figli a pieno titolo, coeredi del Figlio, nell’attesa di essere conglorificati, come Gesù. Nel vangelo abbiamo due eventi: l’incontro degli Undici con il Risorto e il loro invio a tutte le genti. Gesù mostra così la nuova identità di Dio: Padre, Figlio e Spirito Santo. Su mandato di Gesù siamo battezzati nel «nome» della Trinità; il battesimo è la porta della vita cristiana e l’inizio dell’annuncio del Vangelo a «tutte le genti». Per il contenimento della diffusione del contagio del Covid-19 ricordiamo che l’accesso in chiesa è consentito solo nei posti a sedere indicati e con la mascherina ben posizionata sul volto per tutta la durata della celebrazione.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà presente in ogni negozio della Città offriamo alla SS. Trinità la nostra capacità di sperimentare il bene e di saperlo condividere senza egoismi.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Tu sei l’Emmanuele, il Dio con noi, colui che ha preso a cuore la nostra sorte e vuole strapparci al potere del male. Non hai voluto rimanere in beata solitudine perché sei da sempre comunione di amore e dunque hai voluto essere sorgente inesauribile di pienezza e di gioia per tutti quelli che ti cercano con cuore sincero. Tu sei Padre, ma un padre al di là di ogni sogno e immaginazione, e ci hai generati all’esistenza di figli: nelle nostre vene ora scorre il tuo stesso sangue, la tua stessa vita. Niente e nessuno ci può strappare al tuo amore smisurato, alla tua misericordia e alla tua tenerezza. Tu sei Figlio e hai deciso di diventare nostro fratello perché hai preso questa carne, tessuta di fragilità e sofferenza, ma anche di generosità e di speranza, e sei stato in tutto e per tutto uno come noi. Tu hai sigillato un’alleanza eterna tra Dio e l’umanità, offrendo la tua vita, donandoti fino all’ultimo, sulla croce. Tu sei Spirito e grazie a te ogni sentimento nobile e grande, ogni sforzo per costruire la giustizia, ogni slancio di benevolenza trovano ispirazione e sostegno. Tu abiti la nostra esistenza e fai di noi il tuo tempio santo, uno strumento di dialogo, di riconciliazione e di pace.