Programma Mensile Maggio 2021

Maggio 2021

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“Come il bambino non si stanca mai di ripetere “mamma”, così il cristiano ripete sempre lo stesso saluto a Maria”.

 

Carissima Comunità

           in questi ultimi giorni del mese di aprile mi accingo a scriverti  queste poche righe per essere, ancora una volta, pellegrino con te in questo tempo e in questa nostra amata terra che ci sostiene e fa vivere. Mentre tutti ci confrontiamo sulle ferite procurate e che, purtroppo, continuerà a procurare il Covid con questo scritto ti invito a fare memoria della luce di Pasqua e a non perdere mai la speranza e la certezza che il Signore ci è accanto. Per essere saldi in questa certezza è fondamentale l’esperienza della preghiera personale e comunitaria. Il Santo Padre, anche quest’anno, ci invita a organizzare momenti ulteriori di preghiera e, anche se a distanza e con prudenza, concatenarci con la  recita del Santo Rosario. Questa forte pratica mariana ci restituisce quella sapienza originaria che sa bene come la ripetizione sia una componente importante della preghiera e della meditazione, sia un modo per cullarsi in un ritmo sempre uguale che ci trasmette la serenità. Non è una vuota, monotona e insignificante ripetizione ma un lasciarsi cullare dalla calma che induce la ripetizione. Una parola che non è vuota di contenuto ma che propone ai nostri occhi e alla nostra anima grandi  immagini e visioni, innanzitutto, la figura di Maria e attraverso di lei  anche la figura di Cristo. Questa è una preghiera che restituisse serenità e rafforza il desiderio di Dio. Con Maria preghiamo ripetendo il nostro amore a lui e la fiducia nella sua azione redentrice. L’esperienza arcaica del ripetere con assiduità e ritmo è stata assunta pienamente dal cristianesimo e ispira la preghiera e l’interiorizzazione della preghiera nel contesto mariano e nella riproposizione della figura di Cristo scavalcando l’intellettualismo asettico. Per questo motivo, amata Comunità, ti invito a vivere l’esperienza di questa bella preghiera in tarda serata presso la nostra chiesa e, per chi non può uscire di casa, anche tramite la pagina  Facebook della parrocchia. Il dramma, ricorda, è perdere l’occasione: per questa volta fidati e non essere indifferente.  don Francesco parroco.