Commento alla Solennità della SS. Trinità – Anno A

CORONCINA IN ONORE DELLA SS TRINITA' per chiedere una grazia | #ilblog
 – 7 Giugno 2020 –

«Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito» 

INTRODUZIONE

G. – Celebriamo oggi la solennità della Santissima Trinità. Mistero d’amore per la salvezza del mondo. Dopo le feste pasquali e la solennità di Pentecoste il Tempo ordinario inizia ponendo al centro il mistero cristiano: l’amore eterno del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. La liturgia della Parola di oggi ne sottolinea alcuni aspetti. La prima lettura presenta un Dio che non si stanca mai e sempre di nuovo ricuce l’alleanza distrutta dalla disobbedienza del peccato. Quando l’uomo si lascia ingannare, Dio cerca di riproporgli il suo amore. Dio esce dalla sua nube e parla nuovamente con il suo popolo attraverso Mosè: misericordia e pietà sono le sue credenziali. Per questo, nella seconda lettura, la chiesa, secondo l’invito dell’apostolo Paolo alla comunità di Corinto, deve vivere il bene più prezioso che gli è stato versato in grembo: la presenza del Signore risorto. La sua grazia e la sua pace possono abitare dentro la chiesa viva. Chi vive di lui e con lui è davvero in pace. Infine, nel brano del vangelo di Giovanni viene tratteggiato il volto del Padre così com’è presentato da Gesù. Dio è colui che non perde nessuno dei suoi figli, va a cercarli, vuole che si salvino attraverso di lui. Gesù ci tiene legati a sé e, nel contempo, ci riporta a quell’amore del Padre senza il quale non possiamo vivere. Secondo le indicazioni contro la diffusione del Covid-19 si ricorda che non è possibile stare in piedi e sedersi vicini ma bisogna occupare il posto assegnato all’ingresso della chiesa. Si ricorda di indossare sempre la mascherina, di non muoversi da posto per la comunione, di non uscire tutti contemporaneamente e che le offerte per la chiesa si possono lasciare nell’anfora in quanto non girerà il cestino per la questua. Cerchiamo di rispettare le indicazioni per la nostra e l’altrui salute.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà e le offerte che raccogliamo all’ingresso della chiesa offriamo al Signore la capacità di vincere tutte le difficoltà e la povertà.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Tu ci offri una possibilità inaudita che possiamo accettare o rifiutare. L’avventura che ci proponi, Gesù, non è priva di rischi, di fatiche, ma ci permette di partecipare alla tua stessa vita, la vita di Dio. Non siamo più vittime di illusioni e di chimere, di promesse magiche e impossibili. Tu strappi la nostra esistenza a tutto quello che la impoverisce, la umilia, la usura, la sminuisce e ci fai attingere ad una sorgente inesauribile di autentica vitalità e pienezza. Tu ci fai avvertire la gioia di poter contare sempre sull’amore di un Padre, la cui tenerezza e misericordia sono senza limiti. Tu infondi in noi la fiducia dei figli, che scoprono la bellezza di riconoscersi fratelli. Tu rendi ardenti i nostri cuori accesi dal fuoco dello Spirito e per questo capaci di un’audacia nuova nel cercare la verità, nel perseguire la giustizia, nel praticare la solidarietà. Così, attraverso di te, il Crocifisso Risorto, noi entriamo nella comunione che ti lega al Padre e allo Spirito, nel rapporto di amore che profuma di eternità. Così nulla può ormai strapparci a questa relazione che apre la nostra povera vita alla gioia di Dio, al suo oceano infinito di pace.