Commento alla Solennità dell’Epifania – Anno C

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– 6 Gennaio 2019 –

 «I Magi, entrati in casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono.»

 

 

INTRODUZIONE

G. – Celebriamo oggi la solennità dell’Epifania. I “magi” che si presentano a Betlemme precisano lo scopo che li ha spinti fin lì con queste parole: «siamo venuti per adorarlo». Il bambino Gesù viene da loro riconosciuto come l’atteso: egli è la “terra promessa” dove i rappresentanti dell’umanità approdano con gioia. Alla vista del bambino e di sua madre essi si prostrano: è l’atteggiamento con il quale i supplici e gli apostoli si rivolgono a Gesù, riconoscendo in lui la presenza di Dio. Il vangelo della “epifania” di Gesù, ossia della sua manifestazione, ricorda a tutti i credenti che la fede è un cammino: il Signore è sempre all’opera nella storia umana e indica il percorso da seguire per incontrarlo. A noi è chiesta attenzione e disponibilità. Come sempre ricordiamo a tutti di spegnere i cellulari e di partecipare alla preghiera con i canti, i testi preposti e senza parlare di altro.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della generosità e le offerte che raccogliamo nei cestini offriamo al Signore tutta la nostra vita e l’amore di cui siamo capaci.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Tutto parte da una domanda, Gesù, suscitata da un fenomeno naturale, che ha trovato accesa la brace del desiderio e della ricerca, e ha fatto vibrare il cuore lanciando le persone verso orizzonti sconosciuti. Tutto parte da una domanda, Gesù, un interrogativo capace di mobilitare, di mettere in cammino, abbandonando i luoghi di sempre e la gente amica, affrontando le incertezze di un viaggio non privo di rischi e di pericoli… Tutto parte da una domanda, Gesù, formulata da gente saggia e audace che accetta di mettersi nei panni di poveri che chiedono aiuto ad altri perché riconoscono i propri limiti e sanno bene di non poter possedere una verità molto più grande di loro. Tutto parte da una domanda, Gesù, sulla bocca di viaggiatori che non sono disposti a fermarsi prima di aver ottenuto la risposta. Sì, sono queste le coordinate di tante esperienze di fede di cui i magi costituiscono un simbolo, un’icona vivente. In questa festa dell’Epifania, ridesta in noi, Signore, il desiderio di incontrarti, la voglia di cercarti, la gioia di averti trovato e di continuare il nostro viaggio.