Commento alla XXXIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno C

Domenica 13 Novembre  2016

 « … Non preparate prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza»

 

INTRODUZIONE

G. – Celebriamo oggi la XXXIII Domenica del Tempo Ordinario. Gesù ci chiarisce il significato della sua presenza: il suo essere “messia” sta nell’inaugurare gli ultimi tempi, il tempo della pienezza di vita resa da lui possibile e della decisione affidata a chi crede in lui. Il discorso che ascolteremo nel vangelo ci pone davanti alla serietà della nostra esistenza e alla necessità di dare testimonianza dell’amore di Dio. Le comunità cristiane sono invitate a tenere ferma la speranza che le anima e le guida nelle vicende lieti e tristi di questo mondo, per collaborare attivamente con Dio alla edificazione del suo regno tra gli uomini. L’azione del messia Gesù infatti si pone nella prospettiva di una inclusione universalistica, perché tutti gli esseri umani sono chiamati a diventare figli di Dio. La venuta del Signore è presentata dal Vangelo come compimento e liberazione. Questo futuro di speranza, però, impegna ogni cristiano autentico nel collaborare a vivificare il presente attraverso la sua personale e comunitaria testimonianza. Al centro di questo dinamismo, infatti, la chiesa ha un ruolo essenziale, in quanto popolo di Dio e corpo di Cristo. Come sempre ricordiamo l’educazione di spegnere i cellulari, di partecipare alla preghiera anche con i canti e di non parlare durante la celebrazione.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto di solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini offriamo al Signore la nostra volontà a vincere le varie povertà.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Perché il mondo nuovo che tu ci prepari, Gesù, possa finalmente apparire, bisogna che il vecchio cada e con esso tutto ciò che lo sostiene e ne assicura il funzionamento. Ecco perché c’è un passaggio difficile che ci domandi di affrontare, senza lasciarci impaurire. Le forze del male non potranno lasciarsi facilmente disarmare e quindi tenteranno di contrastare l’azione vittoriosa dell’amore. Prove e persecuzioni: ecco il prezzo che ogni discepolo è chiamato a pagare se vuol diventare partecipe della tua gioia, della tua pienezza. Per questo tu ci inviti a non lasciarci abbattere dalla paura e dallo scoraggiamento, dall’angoscia e dalla stanchezza. Tu non ci abbandonerai nei tempi oscuri, quando cadranno le false sicurezze e assisteremo a rivolgimenti epocali. Tu non ci lascerai soli nei frangenti drammatici in cui dovremo render ragione della speranza che ci è stata affidata. Tu ci sosterrai quando saremo tentati di abbandonare tutto perché sfiancati dal prolungarsi dell’attesa. Sarà il tuo Spirito a donarci lucidità e franchezza, serenità e forza, per resistere fino al giorno stabilito.