Commento alla Solennità di Pentecoste – Anno C

«Il Padre vi darà un altro Paraclito perché rimanga con voi per sempre»

INTRODUZIONE
G. – Celebriamo oggi la Solennità della Pentecoste. Gesù prega il Padre perché lo Spirito rimanga per sempre con i suoi, resti in modo stabile e non solo di passaggio nella storia della comunità dei discepoli. Viene promessa così l’assistenza divina in vista della missione da svolgere nel mondo. Lo Spirito “paraclito”, ossia avvocato e consolatore, rimane in intima comunione, da una parte, con i singoli, come principio, anima e guida della loro vita interiore e, dall’altra, con il gruppo, con il noi comunitario, impegnato nella costruzione di dinamiche ecclesiali. Così lo Spirito è all’origine sia della nostra individuale identità cristiana, sia della autenticità dei rapporti all’interno della comunità. Nel vangelo di Giovanni il dono dello Spirito tradurrà la parola di Gesù in gesti di comunione e di accoglienza, di servizio e di amicizia. Sarà colui che guida e che mantiene uniti, sarà il custode e il consolatore. Egli prolunga nel tempo l’energia innovativa della Pasqua, fa partecipare l’umanità alla gloria di Gesù. In questo contesto, a un mese dalla festa patronale in onore di Maria SS. Incoronata del Rovo, come Comunità riunita in preghiera compiamo anche il rito dell’alzata del panno. Un gesto semplice che ci richiama all’importanza di non sciupare il tempo, di impegnarci in tutto per giungere alla “festa della vita” preparati nel corpo e nello spirito. Anche quest’anno quanto compiremo in questo ulteriore tempo di grazia, saranno tanti grazie al Signore per le tante grazie che Egli elargisce nella nostra vita per intercessione di questa bella mamma Maria. Come sempre ricordiamo di spegnere i cellulari, di non fermarsi all’ingresso della chiesa, di non parlare durante la celebrazione e di partecipare alla preghiera con fede e ardore.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto di solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini offriamo al Santo Spirito tutta la nostra vita e disponibilità per l’opera di salvezza.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Senza di te, Spirito Santo, Gesù è solamente un personaggio del passato, di cui conoscere la storia, ma con te egli è qui, in mezzo a noi e continua ad agire in noi. Senza di te, Spirito Santo, il Vangelo resta lettera morta, testo antico, spesso indecifrabile, messaggio astratto che viaggia sopra le nostre teste, ma con te esso diventa una parola d’amore, una Buona Notizia, un annuncio che trasforma i cuori e cambia il corso della nostra esistenza. Senza di te, Spirito Santo, la Chiesa si riduce solo ad un’organizzazione e l’autorità ad un esercizio di potere, così come accade in ogni società, ma con te la comunità cristiana diventa esperienza viva di fraternità, comunione profonda che supera qualsiasi conflitto e qualsiasi difficoltà, ricchezza inesausta grazie alla diversità di doni che tu le fai giungere. E soprattutto i discepoli si considerano gli uni servi degli altri e non ambiscono a riconoscimenti, né cercano i primi posti. Senza di te, Spirito Santo, la missione assume i toni di una propaganda e di una ricerca di consenso, ma con te coloro che ricevono l’annuncio sentono una gioia ed una pace sconosciute e la capacità di seguire Gesù, portando la croce.