Commento alla XXI Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

23 Agosto 2015
Nessuna parola umana ci allontani da te unica fonte di verità e di vita

INTRODUZIONE
G – Celebriamo oggi la XXI Domenica del Tempo Ordinario. Con questa Domenica giunge al termine la proclamazione liturgica di Gv 6, iniziata cinque settimane fa’. Oggi, al termine del discorso di Cafarnao, che ha segnato un difficile momento per il gruppo dei discepoli, Gesù mette i suoi, e anche ciascuno di noi, di fronte alla radicalità della scelta di fede. In un tempo, come il nostro, nel quale le scelte definitive, quelle attuate con coraggio e che non ammettono riserve o ripensamenti, sono sempre più rare, la Parola di Dio ci invita a prendere posizione in modo chiaro e responsabile. Ci sospingono la domanda di Gesù: «Forse anche voi volete andarvene?» e l’esortazione di Giosuè: «Scegliete oggi chi volete servire». Invochiamo umilmente il dono dello Spirito Santo perché mediante la Parola ed il Pane di Vita alimenti la nostra fede, sicché possiamo rispondere con anche noi con profonda convinzione: «Tu hai parole di vita eterna», «Anche noi vogliamo servire il Signore, perché egli è il nostro Dio». Come sempre ricordiamo l’educazione di spegnere i cellulari, la necessità di non fermarsi all’ingresso della chiesa (occupando tutti i posti disponibili) e la coerenza di partecipare alla preghiera senza distrarsi e distrarre parlando di altro.

PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Il pane, il vino, il cesto della solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini e portiamo all’altare siano espressione della nostra scelta di seguire sempre il Signore e segno della nostra fede in Lui, che chiede nuovo vigore.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
G – Nel nostro rapporto con te, Gesù, ci sono momenti decisivi: le tue parole ci obbligano a scelte importanti, a fidarci di te totalmente senza frapporre condizioni, ad abbandonarci a te affidandoti la nostra vita. È allora che emerge la solidità della nostra fede perché tu non puoi essere ridotto ad una ruota di scorta, ad una polizza di assicurazione da tenere nel cassetto e da tirar fuori in caso di sinistro. Tu esigi di essere trattato non come uno dei tanti, ma come l’unico, il più importante, il solo che merita tutto il nostro amore, tutta la nostra dedizione. Nel nostro rapporto con te, Gesù, noi riconosciamo come le tue parole siano ben diverse da quelle che ci offrono gli uomini. Esse portano con sé il sapore di una vita diversa, la vita di Dio, esse hanno il potere di purificare e di trasformare il nostro cuore, di farlo pulsare in modo nuovo. Del resto tu sei il Santo di Dio, il volto radioso del suo amore, l’immagine nitida della sua bellezza, la forza risanatrice della sua bontà.

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