Commento alla XX Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

XX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – B
16 Agosto 2015

Donaci la certezza di partecipare al festoso banchetto del tuo regno

INTRODUZIONE
G – Celebriamo la XX Domenica del Tempo Ordinario. Oggi Gesù giunge al cuore del suo insegnamento sul “Pane di vita” e compie la grande rivelazione: chi ha fede in lui, come inviato dal Padre, non solo crede in lui, ma si nutre di lui. Lui è il vero pane disceso dal Cielo; questo pane non è un pane simbolico che rappresenta la sua carne, ma è realmente la sua carne. Le parole di Gesù, i verbi usati (mangiare e bere), non si prestano a dubbi. Se la fede ci dà la vita di Dio, è l’Eucaristia che nutre la fede rendendoci intimi con Dio e in lui e che ci dà il pegno della vita eterna. Accogliamo il Signore nella Parola e nel Pane dì vita per rinnovare e rinvigorire la nostra esistenza cristiana. Come sempre ricordiamo l’educazione di spegnere i cellulari, la necessità di non fermarsi all’ingresso della chiesa (occupando tutti i posti disponibili) e la coerenza di partecipare alla preghiera senza distrarsi e distrarre parlando di altro.

PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Portiamo all’altare il pane, il vino, il cesto della solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini perché il Signore li trasformi in cibo e bevanda di salvezza perché possiamo aver parte alla vita eterna.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
G – Non si tratta di un sentimento passeggero, né di un’infatuazione epidermica e neppure di un’emozione evanescente: il legame che ci unisce a te, Gesù, è tenace, solido, duraturo. Più tenace di una corda metallica, più solido della roccia, più duraturo del volgere delle stagioni. La nostra relazione con te, Gesù, passa attraverso la tua carne e il tuo sangue e per questo quanto viene generato non può sciogliersi come neve al sole. La tua carne è il tuo corpo, la tua vita offerta sulla croce, la tua vita spezzata per la moltitudine, la tua vita donata fino in fondo. Mangiando la tua carne io partecipo alla tua stessa vita. Il tuo sangue è la vita della tua carne, è sangue versato per la nostra salvezza, è sangue che bagna e trasforma quanti si lasciano lavare da te, è sangue che porta la tua stessa vita. Il nostro rapporto con te, Gesù, passa attraverso la tua carne e il tuo sangue: tu ci chiedi di mangiare e di bere la tua stessa vita, tu inviti ad assimilare quella linfa che sgorga da te e trasfigura le nostre povere esistenze, conferendo loro i tratti di un Dio fatto carne per amore degli uomini.

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