Commento alla XIX Domenica del tempo Ordinario – Anno B

9 Agosto 2015

«Alzati, mangia!»

INTRODUZIONE
G – Celebriamo la XIX Domenica del Tempo Ordinario. La Liturgia odierna ci invita a riconoscere la bontà di Dio perché la nostra fede sia rinnovata e fortificata dalla Parola e dal Pane di Vita e trovi, così, l’energia per esprimersi in opere di misericordia e benevolenza a servizio del prossimo. Lo Spirito del Padre ci aiuti a riconoscere nell’immaturità della nostra fede l’incapacità di meravigliarsi delle Sue opere di benevolenza e di amore, che si compiono nel dono grande e misterioso del Pane eucaristico. Come sempre ricordiamo l’educazione di spegnere i cellulari, la necessità di non fermarsi all’ingresso della chiesa (occupando tutti i posti disponibili) e la coerenza di partecipare alla preghiera senza distrarsi e distrarre parlando di altro.

PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Per divenire imitatori di Dio e camminare nella carità, offrendo la vita, dobbiamo prendere esempio da Colui che ha donato sé stesso e che, attraverso i doni che offriamo, continua a rinnovare il suo dono. Con umiltà presentiamo all’altare il pane, il vino, il cesto della solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini, segni della nostra fede bisognosa di nuovo vigore, attraverso l’incontro con il Signore che si fa Pane di vita eterna.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
G – C’è un pane, Gesù, che noi possiamo procurarci con il nostro lavoro. È il pane che mettiamo sulla nostra tavola, pane che può sfamarci per lo spazio di un giorno, pane che può sostenerci ma solo per un breve tempo. Abbiamo bisogno di questo pane, così come ci sono necessari l’acqua e il sole, l’affetto e l’amicizia. Questa nostra esistenza, Gesù, non può continuare se siamo privati di questi beni indispensabili. Ma solo tu, Gesù, sei il Pane della vita: solo tu puoi nutrirci di vita eterna, solo tu sei in grado di sostenerci nei passaggi decisivi del nostro pellegrinaggio e farci approdare ad una pienezza inaudita. Donami, dunque, Signore, di desiderare te più di tutte le cose che mi circondano perché solo in te trova compimento il mio anelito alla felicità. Donami, Signore, di amare te più di tutte le persone a cui sono legato da vincoli di sangue e di amicizia, perché solo tu puoi colmare la mia sete di infinito. Tu sei il Pane che viene dal cielo, Pane destinato a tutta l’umanità, Pane di Dio per la salvezza del mondo.

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