Commento alla Solennità della SS. Trinita – Anno B

Domenica 31 Maggio 2015

Nella professione della vera fede riconosciamo la gloria della Trinità

INTRODUZIONE
G – Celebriamo oggi la solennità della Santissima Trinità. Il Mistero di Dio è il suo grande progetto di salvezza per tutta l’umanità, progetto che rivela la sua natura di Amore e di Comunione, progetto che si realizza attraverso l’intervento nella storia del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, progetto che si realizza con il contributo della nostra accoglienza, della nostra partecipazione, espressa con sentimenti filiali, donati a noi nel Battesimo. Il mistero della Santissima Trinità è il mistero di Dio in sé stesso; è la sorgente di tutti gli altri misteri della fede e la luce che li illumina. Accogliamo nella nostra vita il mistero di Dio-Trinità per essere partecipi della Comunione d’Amore del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Come sempre ricordiamo l’educazione di spegnere i cellulari, la necessità di non fermarsi all’ingresso della chiesa occupando tutti i posti disponibili e la coerenza di non parlare durante il rito bensì di partecipare alla preghiera.

PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Tutto ciò che siamo e abbiamo è dono della Santissima Trinità. Pertanto, il pane, il vino, il cesto di solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini che presentiamo all’altare, siano il segno della nostra gratitudine, della nostra fede e della nostra adorazione.

RINGRAZIAMENTO ALLA COMUNIONE
G – Sei tu, Signore Gesù, il nostro Maestro. Ed è te che siamo invitati a seguire, mettendo i nostri passi sul cammino da te aperto. È la tua parola che ci guida e ci sostiene anche quando il nostro andare si fa greve e il percorso deve attraversare le tenebre e la nebbia. Sono i tuoi gesti ad indicarci quali scelte, quali atteggiamenti ci rendono fedeli a te, pronti anche a prendere decisioni difficili, ma necessarie per raggiungere la pienezza della vita. Ed è per la tua morte e risurrezione che siamo liberati dal peccato e dalla morte e possiamo vivere nella speranza di cieli nuovi e di una nuova terra. Ma proprio attraverso di te noi entriamo in una comunione che dilata la nostra esistenza fino alle frontiere dell’eternità. Si, perché tu ci conduci al Padre, al suo amore smisurato e ci doni lo Spirito, il Consolatore, perché ci lasciamo abitare dalla sua luce e dalla sua forza. È questa comunione che costituisce l’anima segreta, la linfa vitale di questa vita, l’oceano di pace in cui sconfineremo nei giorni del compimento.

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