Commento alla XXX Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Domenica 26 Ottobre 2014

“Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?”

INTRODUZIONE
G – Celebriamo oggi la XXX domenica del tempo ordinario. Ad una domanda seria Gesù offre una grande risposta, armonizzando “i due amori” nella mirabile sintesi della somiglianza: un’abile citazione di due passi importanti dell’Antico Testamento gli consente di rivelare lo stretto legame che lega l’amore di Dio e l’amore del prossimo. L’antico codice dell’alleanza insisteva sul rispetto dei deboli e l’attenzione ai poveri. Gesù evidenzia l’accordo che regge queste due voci. Il Cristo stesso diventa autentico modello di amore totale, offerto dalla Chiesa da imitare: la grande novità infatti è lui in persona, fonte dell’unico amore. (Ricordiamo con gioia anche il V anniversario dell’ordinazione diaconale di don Luigi Esposito. Insieme alla sua famiglia oggi rendiamo gloria a Dio per il dono della sua presenza nella nostra Comunità parrocchiale). Un pensiero speciale e una preghiera da parte di tutti noi anche per i ragazzi che domani (oggi) riceveranno il sigillo dello Spirito Santo durante la messa comunitaria. Come sempre ricordiamo l’educazione di spegnere i cellulari, di occupare tutti i posti disponibili senza fermarsi o accalcarsi all’ingresso e l’importanza di partecipare alla preghiera senza parlare o creare distrazioni varie.

PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Con il pane, il vino, il cesto di solidarietà e le offerte raccolte nei cestini offriamo al Signore il nostro amore per lui e i fratelli senza riserve né paure di ogni genere.

RINGRAZIAMENTO
G – Tu non hai inventato, Gesù, formule nuove e complicate per farci raggiungere la vita eterna. Non ci hai neppure affidato prescrizioni impossibili, realizzabili solo da pochi seguaci tanto eroici quanto determinati. No, tu ti sei limitato a pescare nella tradizione collaudata dell’Antico Testamento: è lì che hai attinto la risposta data quel giorno ai farisei. In effetti tu ci chiedi di amare Dio, ma non in un modo qualsiasi, ma con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutta la mente. È vero: Dio non può accontentarsi degli scampoli del nostro tempo, degli avanzi delle nostre giornate. E non può neanche accettare di figurare tra le tante cose e persone che occupano un posto nella nostra vita. Egli è unico e pertanto chiede di essere trattato in modo speciale. E altrettanto domanda per ogni uomo che diventa nostro prossimo perché incontrato sul nostro cammino. Non c’è bisogno dunque di arrampicarsi sugli specchi per fare la volontà di Dio, basta vivere questi due comandamenti. Ringraziamo il Signore anche per il dono del diaconato permanente, primo grado dell’ordine istituito. In quest’anno che ricordiamo il 40mo anniversario della ripresa di questo speciale dono alla chiesa noi, comunità parrocchiale, rendiamo grazie a Dio per la vocazione di don Luigi. Egli che coniuga vita, lavoro, famiglia, servizio e fede non smetta mai di essere un fulgido esempio per tutti e ciò che dona con generosità gli sia restituito in grazia dal Signore. Affidiamo lui e la sua famiglia alla Vergine Maria Incoronata del Rovo dove, di certo, cinque anni fa, prima dell’ordinazione, si rifugiò e pregò perché lei, oggi come ieri, lo accompagni sempre come madre amorosa.

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