Commento alla XXV Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Domenica 21 Settembre 2014
“Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba…”

INTRODUZIONE
G – Celebriamo oggi la XXV domenica del tempo ordinario. L’intervento divino nella storia capovolge la situazione e Gesù rivela con immagini paraboliche la mentalità di Dio, che è generoso anche verso gli ultimi, e annuncia un ribaltamento dei ruoli. Già il profeta aveva evidenziato come i pensieri di Dio fossero diversi da quelli dell’uomo, con la conseguente necessità per l’uomo di cercare la stessa mentalità del Signore. L’apostolo Paolo, avendo accolto veramente il Cristo, lo considera come sua vita e comunica agli amici di Filippi il suo ardente desiderio di essere per sempre con lui. Come sempre ricordiamo l’educazione di spegnere i cellulari e l’importanza di partecipare alla preghiera senza parlare o creare distrazioni varie.

PRESENTAZIONE DEI DONI
G – Con il pane, il vino, il cesto di solidarietà e le offerte raccolte nei cestini offriamo al Signore la nostra vita perché Dio ci aiuti a non seguire le logiche del mondo ma quelle da lui testimoniate.

RINGRAZIAMENTO
G – Tu metti allo scoperto, Gesù, le nostre reazioni piuttosto strane di fronte alla bontà del Padre tuo quando a beneficiarne è un nostro fratello. Dovremmo rallegrarcene e provare gioia e gratitudine, dovremmo essere contenti perché la tua generosità trasforma la vita di un uomo, di una donna e invece… ci dimostriamo gretti ed invidiosi, ancorati come siamo a visioni anguste, dettate dal nostro animo. Così ti chiediamo di applicare la giustizia dei contabili e di rinunciare alle tue novità, che generano trambusto. Così ci mostriamo attaccati ai nostri criteri di retribuzione, a ciò che obbedisce alle nostre regole, senza lasciare nessuno spiraglio a quanto costituisce un pericoloso precedente nel nostro sistema collaudato di diritti e di doveri. Eppure, Gesù, tu non ti arrendi alla nostra ottusità, alla nostra cattiveria: tu denunci l’oscurità che abita il nostro cuore e ci inviti ad accettare le strade di Dio, le sue scelte, così lontane dalle nostre.

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