Commento alla V Domenica di Quaresima – Anno A

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QUINTA DOMENICA DI QUARESIMA – A

6 Aprile 2014

 Hai manifestato la tua compassione nel pianto di Gesù per l’amico Lazzaro

 

INTRODUZIONE

G – Passare dalla morte alla vita: è la proposta che viene rivolta ad ognuno in questa Quinta Domenica di Quaresima. Nulla appare più certo e più forte della morte. Ma il Padre nel suo Figlio ha mostrato di poter sconfiggere ogni forma di morte che ci rovina l’esistenza, perché il suo Amore è più forte del nostro peccato, della morte. La morte ci spaventa, ma Dio non ci abbandona al nostro “destino”. Mediante il suo Figlio ci porta a conoscere la vita che dura per l’eternità, che non finisce mai. I ragazzi del terzo anno della Cresima, come ultimo segno del nostro percorso quaresimale,portano all’altare una lampada accesa. Questa ci ricorda che nel giorno del battesimo abbiamo ricevuto una fiamma che è la fede e una luce che non verrà mai spenta neanche con la morte fisica. Da questa Eucaristia permettiamo al Signore di entrare concretamente nelle nostre esistenze, di tirarci fuori dai nostri sepolcri, perché possiamo camminare nella Terra nuova della vita vera. Ricordiamo come sempre di spegnere i cellulari e di non parlare durante la messa ma di partecipare attivamente alla preghiera della vita.

 PRESENTAZIONE DEI DONI

G – Con il pane, il vino, il cesto di solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini presentiamo all’altare il dolore e le lacrime di coloro che sono provati dalla sofferenza, perché il Signore li conforti con la Sua Grazia, li illumini con la Sua Risurrezione e li sostenga nella speranza certa della vita eterna.

 RINGRAZIAMENTO

G – Signore, se tu fossi stato qui. Quando l’angoscia prende, quando il dolore è insopportabile, ti ho invocato, solo silenzio. Ho cercato dal cielo la forza, ho chiesto all’Alto la risposta, il mio lamento nessuno l’ascolta. Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello, mio figlio, mio padre, mia madre, non sarebbero morti, ma io credo in te e la risposta attendo per la mia fede. La tua parola, o Figlio di Dio, ci propone un radioso annuncio di risurrezione e di salvezza. Tu hai pianto come ogni altro uomo affezionato, e non lo hai fatto per il tuo dolore, ma per quello degli altri. La morte nasce con la vita, è la sua ombra, ed ogni respiro ci avvicina ad essa. Non “morte” è la nostra ultima parola, ma “risurrezione”. In un mondo che fa fatica ad attestare la tua gloria, è difficile testimoniare. «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio…». Rendici capaci di credere e sperare contro ogni speranza per costruire intorno a noi germi di risurrezione. Aiutaci, Signore Gesù, a comprendere che tu sei la risurrezione e la vita, e chi crede in te, anche se muore, vivrà.

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