Commento alla XII Domenica del Tempo Ordinario – Anno B

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– 20 Giugno 2021 –

Minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!»

INTRODUZIONE

G. –  Celebriamo oggi la  XII Domenica del Tempo Ordinario. Riconoscere nella fede l’amore del Creatore. Anche nei momenti più difficili e incomprensibili, la fede è la via che porta a comprendere il senso degli eventi e del piano misterioso di Dio: per questo il cristiano è saldo e spera nell’azione del Signore. Dio nel libro di Giobbe (prima lettura), si rivela come «il Signore», Creatore dell’universo e sovrano dei cieli, del mare e della vita umana in tutte le sue fasi. Paolo (seconda lettura), ci ricorda che «l’amore di Cristo ci possiede» e ci sprona verso la meta. Cristo è morto generosamente per noi, per farci vivere per lui: è questo il grande motivo della speranza che segna la vita cristiana, anche per noi oggi. Gesù nel vangelo calma l’improvvisa tempesta, manifestando sulla natura la stessa autorità di Dio, aiutando i suoi discepoli a crescere nella fede attraverso la scoperta della sua vera identità. La fede infatti è apertura alla bontà divina, che si prende cura dell’uomo e lo chiama a crescere. Perciò il Signore si rivela presente con il suo amore; anche in mezzo alle onde delle difficoltà, porta la sua pace e ci invita ad affidarci a lui. il contenimento della diffusione del contagio del Covid-19 ricordiamo che l’accesso in chiesa è consentito solo nei posti a sedere indicati e con la mascherina ben posizionata sul volto per tutta la durata della celebrazione.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà presente in ogni negozio della Città offriamo a Dio la solidarietà che apre l’animo all’infinito dell’amore di Dio.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Quando la forza degli elementi si scatena e temiamo per la nostra incolumità, quando infuria la tempesta e le nostre esili barche stanno per affondare, noi, Gesù, abbiamo l’impressione che tu dorma, che non t’interessi di noi, di quello che sta per accaderci. Ci sentiamo soli, abbandonati a noi stessi, in balia del pericolo che incombe e non sappiamo più cosa pensare. Vorremmo essere sottratti a questi momenti di smarrimento, vorremmo che tu ci risolvessi ogni problema, in modo magico. Vorremmo che, al momento opportuno, al primo accenno di burrasca, tu intervenissi subito, senza farci attendere. E invece tu ci chiedi di aver fiducia in te, di attendere, di pazientare, perché ti stiamo a cuore più di quanto osiamo immaginare. Grazie, Gesù, per la tua presenza, per il tuo amore che continua a custodirci anche quando dubitiamo di te. Grazie, Gesù, perché ci rimani accanto, disposto a portare insieme a noi le fatiche e le sconfitte della vita, le paure che ci portiamo dentro, i dubbi che incrinano le nostre certezze. Grazie, Gesù, perché solo tu puoi far tacere il vento e il mare e riportare pace nella mia esistenza.