Commento alla II Domenica di Natale – Anno B

Un luminoso Natale

– 3 Gennaio 2021 –

«Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo»

INTRODUZIONE

G. – …. e pose la sua tenda in mezzo a noi. Cos’è la sapienza secondo la Bibbia? La liturgia odierna, in questa 2a domenica dopo Natale, ci costringe a porre diversamente la domanda: chi è la Sapienza? Non semplicemente qualcosa da avere ma qualcuno da cercare e che si lascia incontrare. Nel percorso rivelativo che va dalla personificazione in una figura femminile di Sir 24 (prima lettura) al Lógos-Verbo di Dio di Gv 1 (vangelo), la sapienza di Dio assume il volto bello, amabile, desiderabile di Gesù di Nazaret. Lui solo, il «Figlio unigenito», illuminato dall’amore e dalla relazione profonda col Padre, può rivelare la misericordia di Dio. Grazie alla salvezza ottenuta nel suo nome, coloro che appartengono al nuovo popolo di Dio possono legittimamente dirsi eredi di una speranza indistruttibile, destinatari del più grande dono che Dio ci ha fatto: poterci dire figli nel Figlio, amati da colui che adesso possiamo chiamare Padre (seconda lettura). In osservanza alle disposizioni anti Covid-19 si ricorda che ci si può sedere solo nei posti indicati e indossando la mascherina ben posizionata su naso e bocca.

 

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà presente in ogni negozio della Città offriamo al Signore il lavoro quotidiano che porta alla sapienza del cuore.

 

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Tu sei la Parola che ha infranto i nostri silenzi e ha posto fine a tentativi inutili di cercare Dio alla cieca, immaginando il suo volto. Tu ci hai rivelato il suo amore di Padre che non indietreggia neppure davanti ai nostri rifiuti, alle nostre infedeltà, ai nostri peccati. Tu sei la Luce che ha squarciato le tenebre in cui eravamo immersi e ha rischiarato le profondità di questa nostra esistenza. Tu ci hai offerto la possibilità di non brancolare più nel buio e di trovare una direzione e un senso al nostro pellegrinaggio. Tu sei la Vita che zampilla come l’acqua ristoratrice e fresca di una sorgente inesauribile: solo tu puoi colmare la sete che ci portiamo dentro da troppo tempo, per troppe strade. Se ti accogliamo, Signore Gesù, tu trasformi la nostra esistenza e ci fai sperimentare cosa significhi vivere da figli, rigenerati dall’amore di Dio: figli abitati dalla fiducia, trascinati dalla speranza, guidati dalla carità, figli che possono sempre contare sulla misericordia e tenerezza di Dio.