Commento alla II Domenica di Quaresima – Anno A

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– 8 Marzo 2020 –

 «Gesù fu trasfigurato davanti a loro…»

 

INTRODUZIONE

G. – Celebriamo oggi la II domenica di Quaresima. Cercate il suo volto. Cercare il volto di Dio nella nostra vita comporta la disponibilità a metterci in cammino per cercare Dio. La conoscenza di Dio non è scontata e, soprattutto, non è un’esperienza intellettuale che possiamo desumere da libri. Ad essa conduce piuttosto la ricerca di un incontro personale: Dio ci precede, opera nella nostra storia in modo misterioso, per noi a volte anche molto oscuro. Qui sta il senso della liturgia odierna che offre alla nostra riflessione il racconto della “trasfigurazione” di Gesù, il racconto di un volto che apparirà luminoso nella sua Pasqua, dopo il travaglio della passione e morte. Il vangelo della Trasfigurazione è anche un annuncio consolante: l’esortazione che Gesù rivolge ai discepoli che stavano con la faccia a terra, «alzatevi e non temete», è oggi rivolta a noi. Può essere una parola forte che ci scuote nella nostra fede. Come sempre ricordiamo a tutti di spegnere i cellulari, di partecipare alla preghiera con i canti, i testi preposti e senza parlare di altro. Per motivi di sicurezza si ricorda anche di non fermarsi nei pressi delle vie di entrata e di fuga ma di occupare i posti disponibili partendo dalle prime file vicino all’altare. In osservanza alle disposizioni del Ministero della Salute si ricorda anche di sedersi a distanza di sicurezza l’uno dall’altro senza accalcarsi tutti nella stessa zona. Si consiglia una fila si e una no.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini offriamo al Signore i frutti di tutta la quaresima.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Non sarà facile neanche per i tuoi apostoli accettare quello che accadrà a Gerusalemme. Ti vedranno cadere nelle mani dei tuoi nemici, oltraggiato e sottoposto a giudizio e poi condannato ad una morte ignominiosa. Allora, Gesù, non potranno eludere la grande domanda, l’atroce dubbio: sei veramente il Figlio di Dio, il suo Messia? Perché da sempre hanno associato Dio all’esibizione della forza, una forza irresistibile che nessun avversario può contrastare. Perché non è neppure immaginabile che il suo Figlio sprofondi nell’insuccesso più totale come un qualsiasi perdente, abbandonato da tutti, un fallito che finisce miseramente i suoi giorni. Per questo, Gesù, tu conduci quei tre in disparte, su un alto monte. E a loro appari nella tua gloria: nella luce e nella bellezza di Dio, che trasfigura il tuo volto e le tue vesti. Per questo il Padre fa udire la sua voce, perché la fiducia in te non si lasci incrinare quando ti vedranno inchiodato ad una croce, tra due malfattori, sul Calvario. No, non ci saranno altre esperienze di questo genere a rincuorarli. D’ora in poi dovranno lasciarsi guidare, con rinnovata fiducia, dalla tua Parola. Sarà essa a sostenerli fra le tenebre più fitte, per decifrare la strada dell’amore. Una preghiera particolare oggi la dedichiamo per tutte le donne soprattutto per chi non è rispettata e amata. A te Signore affidiamo il desiderio di crescita perché, oggi e ogni giorno, ci sia dignità e amore.