Commento alla XVI Domenica del Tempo Ordinario – Anno C

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– 21 luglio 2019 –

 «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose…»

 

INTRODUZIONE

G. – Celebriamo oggi la XVI domenica del tempo ordinario. Accoglienza, ascolto e servizio sono i temi dominanti dell’odierna liturgia della Parola. A ben guardare si tratta di atteggiamenti indispen-sabili non solo per una pacifica convivenza, ma anche per l’edificazione della civiltà dell’amore secondo i canoni della legge evangelica. Nel mondo in cui viviamo, accanto a manifestazioni inquietanti di egoismo e di cattiveria, non mancano testimonianze di grande solidarietà e filantropia, che lasciano ancora un filo di speranza per il futuro. Come sempre ricordiamo a tutti di spegnere i cellulari e di partecipare alla preghiera con i canti, i testi preposti e senza parlare di altro.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della generosità e le offerte che raccogliamo nei cestini offriamo al Signore la condivisione e la forza dell’amore.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – È stata lei, Marta, a prendere l’iniziativa e ad ospitarti nella sua casa. Ed è per te, per renderti onore che sta lavorando per assicurarti un pranzo degno di questo nome. E allora, Gesù, perché la rimproveri? Perché le preferisci sua sorella Maria che se ne sta seduta ai tuoi piedi e non le alleggerisce la fatica? Molte casalinghe, molte donne, potrebbero rifiutare le tue parole! In effetti, Gesù, esse non suonano così scontate ai nostri orecchi. Ma tu non esiti a chiedere qualcosa di più di quello che ti sta preparando Marta: chiedi ascolto, vicinanza, chiedi di essere compreso, chiedi che ci si prenda cura non solo del cibo, ma di te. C’è un’inquietudine, un’agitazione che si impossessa anche di noi, Signore. C’è un cumulo di affanni che ci impedisce di stare accanto a te, di lasciare che la tua parola giunga nel profondo del mio cuore. Allora faccio tante cose, ma mi accorgo che giro a vuoto. Mi ammazzo di lavoro per te, ma non trovo il tempo per sedermi accanto a te, per restare in silenzio ad ascoltarti, per aprirti il cuore e lasciarmi trasformare.