Commento all’Ascensione del Signore – Anno B

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– Domenica 13 Maggio 2018 –

“Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo…”
INTRODUZIONE
G. – Celebriamo oggi la festa dell’Ascensione al cielo di Gesù. L’Ascensione è una festa strana, dove nostalgia ed esultanza si mescolano insieme. È una conclusione ed un inizio: termina la sequela fisica di Gesù ed inizia la nostra storia, l’intervallo di tempo in cui il Risorto scompare agli occhi dei suoi, per iniziare con loro un tipo diverso di rapporto. È un momento di transito in cui i discepoli sono chiamati ad abbandonare la sponda familiare dei modi di presenza per una terra sconosciuta. È il tempo della maturità e della responsabilità. Gesù non cammina più con i discepoli; non determina le loro scelte momento per momento; non indica dove, come, quando… Promette soltanto la presenza dello Spirito: «Avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra» (At 1,11). La festa che celebriamo è dunque la festa della “vita adulta”: Dio si fida di noi, Dio si affida a noi perché il Vangelo raggiunga gli estremi confini della terra ed ogni persona sia immersa nell’annuncio che salva. Come sempre ricordiamo a tutti l’importanza del silenzio, di partecipare alla preghiera e di spegnere i cellulari.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, il cesto della generosità e le offerte che raccogliamo nei cestini offriamo al Signore l’occasione per vincere il buio e le povertà materiali.

 

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. –  Non sono superuomini, immuni da cedimenti, da dubbi, senza ombra di paura, con una fede priva di incrinature, eppure tu, Gesù, li mandi in missione. Chiedi loro di partire, di mettersi in cammino per raggiungere ogni uomo e ogni donna, di qualsiasi regione della terra. Affidi loro il tuo Vangelo perché lo portino dovunque: non è una parola qualsiasi, ha la capacità unica di cambiare la vita, di trasformare i cuori, di guarire nel profondo e di donare uno slancio nuovo. Per questo è accompagnata da segni eloquenti che ne confermano la forza: le divisioni vengono superate con i linguaggi molteplici dell’amore; il male, anche il più velenoso, il più pericoloso e devastante, risulta sconfitto, umiliato, e tutti coloro che attendono compassione e consolazione sono sanati e rimessi in piedi. Non possono più contare sulla tua presenza fisica, terrena, ma ricevono molto di più: asceso al cielo, tu ora vivi nella gloria, al modo di Dio, e quindi sei vicino ad ognuno di loro, senza limiti di spazio e di tempo.