Commento alla XXIII Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

Risultati immagini per se tuo fratello commette una colpa va e ammoniscilo

– 10 Settembre 2017 –

 «Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te…»

 

 INTRODUZIONE

G. – Celebriamo oggi la XXIII domenica del Tempo Ordinario. L’invito evangelico alla correzione fraterna presuppone che nella comunità le relazioni siano davvero fraterne: se tra i membri manca un rapporto personale, un rapporto che renda ognuno responsabile dei fratelli, viene meno un supporto fondamentale per l’intervento suggerito dal vangelo. Il fondamento dunque di questa pratica penitenziale non può essere una legge esterna, ma soltanto l’amore. Da questo sentimento creativo può allora scaturire la consapevolezza che l’altro non è un estraneo, così come la coscienza che ogni peccato lede la comunità. Riconciliarsi con l’altro è ristabilire la comunione, percorso nel quale può trovare il posto giusto e i gesti giusti anche la correzione fraterna. Come sempre ricordiamo a tutti di spegnere i cellulari, di non fermarsi all’ingresso della chiesa ma di occupare tutti i posti disponibili, di non masticare gomme e di partecipare alla preghiera con i canti, i testi preposti senza parlare di altro.

 

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, la cesta della solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini offriamo al Signore l’amore concreto per il prossimo e l’ indifeso.

 

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Devo confessarlo, Gesù, il metodo che ci ha insegnato non è dei più agevoli. Quello che accade di solito è ben diverso da quello che tu domandi ai tuoi discepoli. Lo so: è facile, fin troppo facile parlare alle spalle di uno, far circolare le critiche tra quelli che gli sono antipatici, trasmettere in gran segreto questo o quel particolare che ne offre un ritratto spregevole… Lo so: quello che tu proponi, al contrario, obbliga ad uscire subito allo scoperto, a dichiarare quella che consideriamo la colpa, l’errore dell’altro e a confrontarsi con lui direttamente, senza intermediari. Eppure, Gesù, ogni volta che ho percorso questa strada dura, in salita, che mette alla prova il mio orgoglio, che esige chiarezza e determinazione, ma anche mitezza e umiltà, io ho sperimentato i suoi benefici effetti. Quando sono stato ascoltato come un fratello, è stata un’occasione per far crescere l’amore e la possibilità di stimarci e addirittura di collaborare insieme. Quando sono stato respinto con modi bruschi, ho avuto la coscienza di aver compiuto solo un primo passo, che ne attendeva altri.