Commento alla XXII Domenica del Tempo Ordinario – Anno A

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– 3 Settembre 2017 –

 «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso…»

 

 INTRODUZIONE

G. – Celebriamo oggi la XXII domenica del Tempo Ordinario. Seguire Cristo comporta accettare la legge della Pasqua, legge di morte e risurrezione . Per far questo è necessario fidarsi di lui, mettere i nostri piedi nelle sue orme senza pretendere di capire sempre dove porta la strada che egli percorre. Spesso questa scelta chiederà di non conformarsi alla logica di questo mondo, potrà esigere di lasciare il modo di ragionare “secondo gli uomini” per imparare a ragionare “secondo Dio”. Occorre cercare dentro le nostre giornate le occasioni che non fanno vincere noi, ma fanno vincere l’amore. Come sempre ricordiamo a tutti di spegnere i cellulari, di non fermarsi all’ingresso della chiesa ma di occupare tutti i posti disponibili, di non masticare gomme e di partecipare alla preghiera con i canti, i testi preposti senza parlare di altro.

PRESENTAZIONE DEI DONI

G. – Con il pane, il vino, la cesta della solidarietà e le offerte che raccogliamo nei cestini offriamo al Signore l’attenzione e le opere per chi è privo di tutto.

RINGRAZIAMENTO ALLA SANTA COMUNIONE

G. – Le vie di Dio non corrispondono ai progetti e ai pensieri degli uomini. Così poco dopo aver fatto la sua splendida professione di fede, poco dopo aver ricevuto da te un potere ed una missione decisivi, Pietro commette uno sbaglio pericoloso che molti discepoli dopo di lui compiranno: si mette davanti a te, Gesù, pretende di tracciarti la strada, di sottometterti ai suoi criteri, che obbediscono alla logica del mondo. Come può accadere che il Messia, inviato a salvare il mondo, sia giudicato e condannato, e messo a morte in modo ignominioso? Poiché vieni da Dio e sei il suo Figlio, tu non puoi soccombere alle forze del male, fare una fine dolorosa e ingiusta, essere marchiato come bestemmiatore e riprovato dalle autorità religiose… Non può essere questa la via che porta al compimento delle promesse, non si addice a colui che ha portato guarigione, speranza, misericordia… Pietro lo fa in buona fede, Gesù, ma proprio per questo il suo sbaglio rischia di fare danni incalcolabili che purtroppo la storia ha registrato. Sì, perché solo quando i tuoi discepoli rinnegano se stessi e prendono la loro croce, solo quando accettano di perdere la vita per te, la tua missione si realizza e il Regno si compie.