IL Ciarlatano – La Recensione

Dopo le pagelle mie e di mio fratello, passo ad una recensione un po’ più tecnica, se posso osare.

Partendo dai personaggi, direi che tra i teatranti non sono riuscito ad immaginare altra combinazione possibile attore-personaggio; quindi sicuramente un plauso per la scelta delle parti che, chi più chi meno, è riuscito a rendere in modo convincente.

Il mio stupore, nato già durante le prove alle quali ho assistito, è sicuramente dovuto a Vittorio. La sua faccia innocente della quotidianità che si tramuta in una più che convincente interpretazione, mi ha lasciato positivamente colpito. La parte in falsetto poi è davvero un delirio…

I debuttanti in generale devo dire che se la sono cavata in maniera ottimale: Annapia, che prima della recita aveva le palpitazioni per l’ansia, nonostante la silenziosità abituale ha rotto il ghiaccio della serata e proceduto in maniera impeccabile. Vittoria e Giovanna, un binomio che funziona, hanno reso l’idea delle comare da granducato, che con i loro dialoghi fungevano da narratrici del tutto.

Passando ai “veterani” si può dire che tutti hanno confermato il loro talento. Antonello azzeccato nella parte del vecchio marpione un po’ rincitrullito (sperando che non sia una previsione), Pasquale tanto basso quanto autoritario (come ogni dittatore che si rispetti) ci delizia con le sue debolezze granducali. Andrea, che regge la parte di mago ciarlatano (dopotutto l’occulto e la magia gli si addicono meglio che a chiunque altro), riesce a strappare molte risate soprattutto nel duetto con Caludia; Mariapaola, che come duchessina si è comportata davvero nobilmente, è riuscita per una volta a “rifiutare” il suo Antonello, Marica che, seppur fugacemente, ha reso l’idea di una che ha molto charme e che fa girare la testa agli uomini (la recita è finita :D) e poi Claudia che con il suo “abbondante” talento ricopre la parte di ninfomane perfettamente cercando di strappare “si” ai suoi beniamini. Chissà che… E poi c’è il nostro poliedrico regi-sceno-attore Abato che anche nella parte recitata sa il fatto suo e interpreta, nonostante l’abbigliamento non lo faccia pensare, la parte del servo fedele Fidelio.

Devo dire che la difficoltà maggiore, che da fuori ho riscontrato, è dovuta, non tanto alla recitazione che era facilitata dal cambio frequente di scene e dal numero limitato di personaggi presenti contemporaneamente sulla scena, bensì dai movimenti e dalle azioni: è una commedia che si basa molto su finte-magie, scambi di pozioni, bendature e inganni, equivoci e quant’altro che necessitano di molta attenzione da parte dei personaggi nel fare qualcosa al momento giusto, senza il quale l’intera commedia avrebbe perso senso. Per questo devo dire che siete stati maggiormente bravi nell’eseguire i movimenti necessari per il funzionamento e il proseguimento della trama.

La recitazione in ogni caso richiedeva il suo impegno, nei duetti comici tra i vari personaggi e nei momenti di maggior movimento.

Niente da dire sui costumi e sulla scenografia che, seppur (come sempre) frutto di riciclo di materiale preesistente con l’aggiunta di semplici particolari (a parte il vestito di Andrea) ha reso perfettamente l’ambientazione.

E poi in ultimo permettetemi un complimento per il messaggio (esplicitato anche a fine commedia da Antonello) che la commedia voleva lanciare: abbasso tutti i maghi (tranne Harry Potter) e tutti i ciarlatani (tranne Andrea). ANCORA BRAVI.

 


Ed ora, Ecco a Voi la Gallery dello spettacolo:

 

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